Parco Cimolai
Ingressi: da via Locatelli, da via Ungaresca e dalla ciclabile “Gallimbeni” (MAPPA)
Orari: da marzo a ottobre 5:00 - 22:00; da novembre a febbraio 6:00 - 20:00
Parcheggi: via Locatelli, via Galimberti
Mezzi pubblici: Autobus linea 05R (da via Grigoletti)













- Bagni pubblici accessibili a persone con disabilità
- Anello runner di 450 metri
- Percorso salute
- Giardino delle rose moderne
Il Parco Cimolai, inaugurato nel 2008, è l’ultimo nato dei parchi pordenonesi. Si sviluppa su una superficie dalla forma irregolare che ricorda vagamente un trapezio ed è per estensione il terzo parco cittadino.
L’architettura del parco richiama le altre grandi aree verdi cittadine, con quell’elemento centrale tanto caratteristico che è rappresentato dal prato calpestabile che, in questo caso, sottende anche all’obiettivo di accentuare lo scenario dello spettacolare arco pedemontano che abbraccia l'alta pianura pordenonese, suggestione amplificata anche dalla debole baulatura del verde prativo. L'area giochi, i roseti, le macchie arbustive e arboree contornano il parco lungo un comodo sentiero sterrato che mai attraversa la zona centrale, in cui è presente uno specchio d’acqua.
La componente arborea di questo parco è formata sia da specie di ornamentali, sia da quelle tipiche degli ambienti rurali. Passeggiando lungo il viale perimetrale, infatti, s’incontrano varie cultivar di faggio, il leccio, l’orniello, diverse specie di aceri fra cui il comune trilobo, alcuni gelsi ma anche alcuni esemplari di albero pagoda, specie asiatica che offre spettacolari cromatismi autunnali.
Le specie arbustive, sistemate in gruppi omogenei, completano l'effetto estetico con le fioriture giallo intenso del calicanto, quelle rosa delle abelie e quelle profumante dell'osmanto. Una lunga e fitta siepe di ligustro e un interessante roseto, completano la scenografia dell’area verde.
Per quanto riguarda la fauna, nel Parco Cimolai è possibile osservare il rospo smeraldino, anfibio con ampia valenza ecologica, che spesso utilizza per la riproduzione ambienti umidi anche di recente formazione e con scarsa o nulla vegetazione. Non stupisce quindi che abbia colonizzato la fontana centrale, utilizzandola da subito quale sito riproduttivo.
L’avifauna di quest’area verde rispecchia la comunità di uccelli delle periferie urbane ricche di giardini, con piacevoli osservazioni date dagli stormi di cardellini, di lucarini e di fringuelli che frequentano con il Parco Cimolai soprattutto nel periodo invernale.
Il parco è stato intitolato ad Armando Cimolai, imprenditore che, assieme alla moglie Albina, fondò un'officina per la realizzazione di cancelli e infissi metallici nell'area consegnata oggi alla cittadinanza. A partire dal dopoguerra l'officina Cimolai diventerà un’azienda leader nella realizzazione di grandi strutture in acciaio, come i famosi ricoveri per aerei, i ponti e gli stadi.
Il rospo smeraldino è un anfibio che si riproduce nel Parco Cimolai. - Foto di Monica Iseppi
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